IL LINGUAGGIO PREFERISCE IL GENERE MASCHILE? ESISTE IL SESSISMO LINGUISTICO?
Ha provocato un'accesa partecipazione la presentazione dello studio Sexismo lingüístico y visibilidad de la mujer del cattedratico Ignacio Bosque, sostenuta pienamente dalla Real Academia Española durante il Consiglio Accademico di marzo.
L'analisi di Bosque studia nove guide sull'uso di un linguaggio non sessista, pubblicate da università, comunità autonome, sindacati, comuni e altre istituzioni.
Sebbene lo stesso Bosque metta in chiaro che non è oggetto di discussione la necessità e l'importanza di riconoscere a pieno la condizione di uguaglianza tra uomo e donna, dal suo punto di vista questa intenzione rasenta l'assurdo e il ridicolo quando si riversa forzosamente nel linguaggio.
Osserva quindi che parte della questione nasce dalla confusione tra genere e sesso, per questo l'accademico spagnolo invita ad applicare una maggiore attenzione nell'uso del linguaggio e a preferire sempre soluzioni di buon senso sia nelle scuole che nelle università.
Questa situazione è un po' la conseguenza di due importanti orientamenti degli ultimi anni, l'urgenza di riconoscere i diritti e la condizione di uguaglianza delle minoranze o dei gruppi emarginati e l'imposizione del cosiddetto linguaggio politicamente corretto, strettamente connessi nel caso della lotta contro la discriminazione delle donne. Su questo punto Bosque dice: "Può esistere, effettivamente, qualche relazione tra il linguaggio sostenuto da queste linee guida e la tendenza generale a usare termini politicamente corretti. Se anche così fosse, credo che la relazione sia solo indiretta, dal momento che le misure raccomandate dalle guide per un linguaggio non sessista non riguardano solo il lessico, ma anche la sintassi e la morfologia. Incidono dunque maggiormente sulla struttura della lingua.
Bosque insiste sul fatto che l'articolo è semplicemente un invito al buon senso. Assicura che il testo critica la supposizione gratuita che una serie di regole adottate nel linguaggio comune, utilizzato da tutti gli hispanohablantes, siano sessiste. Ma aggiunge: "Non c'è ragione di supporre che lo siano, né di etichettare sessista la maggior parte della popolazione di lingua spagnola per il semplice motivo di usarle."
Nella lingua italiana forse si verificano le stesse condizioni? Cosa pensate? E cosa pensate sia più giusto parlare? E insegnare?
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